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  • Andrea Stefano Marini Balestra

Aeroporto civile a Viterbo? Forse si!


La cilecca che la famiglia Benetton ha subito quando è mancata la VIA (Valutazione impatto ambientale) al suo mega progetto di raddoppio dell’Aeroporto di Roma-Fiumicino da essa gestito mediante la Soc. Aeroporti di Roma, ha rimesso in carreggiata il progetto, a suo tempo approvato, anche finanziato, ma poi revocato del terzo scalo del Lazio a Viterbo.

Come ha riferito l’ex Sindaco Marini in occasione di un Convegno organizzato da Fratelli d’Italia presso la sala del Gran Caffè Schenardi venerdì pomeriggio, Viterbo nel dicembre 2012 venne scippata dell’Aeroporto per un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prof. Monti che spostò il finanziamento pubblico di 300 milioni di euro dall’Aeroporto di Viterbo a quello di Roma Fiumicino (gestito da Benetton).

Hony soit qui mal y pense! Ha proseguito poi il sig. Antonio Pellicanò battagliero presidente del “Comitato No Terza pista”, costituitosi spontaneamente nel territorio di Fiumicino, che la bramosia di denaro dei Benetton rese possibile che, dopo un acquisto “nummo uno” dall’IRI nel

1998 dei terreni adiacenti lo scalo romano, colà fu progettato erigere una nuova aerostazione, una nuova pista con tutti gli annessi e connessi.

Tutti i governi succedutisi hanno sempre caldeggiato questo progetto.

Adesso, finalmente, parola fine sull’ingrandimento dell’aeroporto di Fiumicino rende necessario per la Regione Lazio rispolverare il progetto del terzo scalo e che a suo tempo venne individuato a Viterbo. Fabio Belli dell’ANCE Viterbo ha sottolineato l’importanza economica che apporta una struttura aeroportuale nella Tuscia.

Il porto di Civitavecchia, ormai hub croceristico appoggia l’iniziativa per la facilità di raggiungere la stazione marittima da Viterbo attraverso la Superstrada.

Da ultimo il Sen. Giovambattista Fazzolari di Fratelli d’Italia, referente della Regione Lazio e consulente del partito circa le problematiche aeroportuali nazionali, ha descritto l’esigenza assoluta che nel Centro Italia sorga un nuovo aeroporto civile perché il traffico passeggeri sta aumentando in modo vorticoso e pertanto si prevede che nei prossimi vent’anni si possa raggiungere oltre 80milioni di passaggi aerei nel Lazio.

Ha concluso l’On. Rotelli invitando tutte le componenti della Tuscia, non solo politiche, ad appoggiare il progetto, che sperato, ma sfumato nel recente passato, può oggi diventare solida realtà.

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